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IVECO: LA REGIONI NON RESTI A GUARDARE

Il futuro di Iveco e dei suoi stabilimenti lombardi di Brescia e Suzzara non può essere trattato come una semplice operazione finanziaria. Qui sono in gioco quasi 4mila lavoratori diretti e oltre 7mila nell’indotto, intere comunità che vivono di questo comparto produttivo.
Lo hanno ricordato sindacati e sindaci di Brescia, Suzzara, Torino e Foggia, che il prossimo 1° ottobre incontreranno il Ministro Urso. Regione Lombardia non può fare da spettatrice: deve sedere a quel tavolo e pretendere garanzie.
La cessione a Tata Motors deve essere accompagnata da impegni chiari e vincolanti:
– investimenti negli stabilimenti,
– tutela dell’occupazione,
– un piano serio per la transizione ecologica e digitale.
Non possiamo permettere che la sfida dell’automotive verso l’elettrico e il digitale diventi un’occasione di desertificazione industriale. La filiera di migliaia di piccole e medie imprese che ruotano attorno a Iveco deve essere sostenuta, aiutata ad investire, inclusa nel futuro del settore.
Questo passaggio di proprietà riguarda una delle aziende italiane più importanti: la Lombardia ha il dovere di difendere i suoi lavoratori e il suo sistema industriale.

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