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CON I LAVORATORI DELL’AEROPORTO DI MONTICHIARI

“Sono qui per sostenere la protesta e l’obiezione di coscienza dei lavoratori dell’aeroporto di Montichiari, i quali hanno voluto ribadire che loro non lavorano per la guerra. Lo sciopero di oggi è stato revocato, dal momento che la partenza prevista del volo con trasporto di armamenti è stata cancellata, ma le istanze sollevate dal sindacato restano sul tavolo. È inconcepibile che dei civili si trovino coinvolti in operazioni militari, quali il carico e scarico di armamenti, senza avere ricevuto nel merito le doverose informazioni, la necessaria formazione e soprattutto senza averne mai dato il proprio consenso.
Da sei mesi chiedo che le rappresentanze sindacali siano ascoltate in Consiglio regionale dalle Commissioni competenti, affinché Regione Lombardia prenda coscienza del problema e possa intervenire di conseguenza. Purtroppo, da sei mesi la mia richiesta viene letteralmente rimbalzata dal centrodestra da una Commissione all’altra, senza ottenere risposta. Trovo inaccettabile che, in questo momento storico, Regione Lombardia non abbia il coraggio, non dico di esprimersi, ma nemmeno di ascoltare le implicazioni di ciò che accade a Montichiari.
Il Movimento Cinque Stelle, come ribadito anche ieri all’Aia dal Presidente Conte, ritiene necessario fermare l’escalation militare, dal momento che la storia moderna ci insegna come il conflitto sia il passo successivo di ogni corsa agli armamenti. Occorre una visione alternativa, che passa dal dialogo diplomatico e ha come fine la pace. Sacrificare la nostra sanità, i nostri trasporti, gli investimenti sul nostro futuro ipotecando la spesa sul riarmo è una follia”
La Consigliera regionale del Movimento Cinque Stelle Lombardia, Paola Pollini M5S , a margine del presidio di solidarietà e conferenza stampa davanti all’entrata dell’aeroporto di Montichiari, convocato da USB.

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