Nelle ultime settimane si è aperto il dibattito sulle banche popolari che dovrebbero rappresentare un modello virtuoso, partecipato e che rispetti il territorio, e anche il Movimento 5 Stelle è schierato a difesa degli istituti a partecipazione popolare.
Le indagini di questa mattina però dimostrano come anche le popolari possano essere scalate da potentati locali che lavorano per gestire le operazioni di voto per la nomina dei vertici e dei consigli di amministrazione, al fine magari di governare interi territori.
Mi auguro che gli indagati si dimettano immediatamente, anche per garantire una governance al di sopra di ogni sospetto e nel pieno rispetto di correntisti che per decenni hanno creduto nella Bamca Popolare di Bergamo, affidando loro i propri risparmi. Non mi sorprende il coinvolgimento in questa vicenda della Compagnia della Opere: non è la prima volta che l’ente risulta legato a scandali che la vedono a servizio dei poteri forti della politica locale e regionale, la mia speranza è che la nuova governance si dimostri totalmente estranea a queste ed eventuali ulteriori vicende. Questa indagine è comunque l’ennesimo colpo a un sistema che non aveva l’interesse e non è stato in grado di garantire a Bergamo un adeguato sviluppo economico e sociale.
Dario Violi – Consigliere regionale del Movimento 5 Stelle della Lombardia
