La PAC, politica agraria comune, rappresenta uno strumento ad oggi insostituibile, per quanto riguarda i finanziamenti diretti, per assicurare il reddito e quindi la sopravvivenza degli agricoltori lombardi. Dobbiamo andare oltre questo modello che ci costringe ogni anno a chiedere più soldi all’Europa per “salvare il salvabile”.
Per il Movimento 5 Stelle è necessario, attraverso il PSR, un deciso cambio di direzione dell’agricoltura lombarda, che la allontani dal modello intensivo che ha portato a questa situazione, verso l’incremento della agricoltura biologica, della filiera corta, della multifunzionalità delle imprese agricole, dell’accrescimento delle competenze economiche degli agricoltori, della auto-trasformazione dei prodotti.
I nostri agricoltori devono essere meno dipendenti dalla Grande Distribuzione Organizzata e dalle grandi industrie. La risoluzione in votazione oggi è pura continuità col passato, non impone un cambiamento di direzione da noi auspicato, quindi assolutamente ininfluente per il destino della nostra agricoltura. Per questo il Movimento 5 Stelle ha votato contro la risoluzione.
