E’ sotto gli occhi di tutti il disastro generato dalle nomine e dalle interferenze politiche dei partiti negli enti pubblici. L’efficienza, la trasparenza e l’efficacia dell’azione amministrativa in un contesto democratico e costituzionale deve essere aperta a tutti i cittadini e deve avere come requisito l’accesso all’amministrazione degli enti con concorso pubblico per esami, per titoli, per corso-concorso o per svolgimento di prove. E’ un modo per promuovere il merito, la partecipazione e la competenza di tutti i cittadini a discapito delle amicizie e della prossimità politica.
“E’ necessario svincolare le nomine e le designazioni degli amministratori degli enti pubblici e delle società partecipate da ogni forma di conflitto di interessi e dalle interferenze di carattere partitico. Solo così si possono arginare i fenomeni di corruzione, di abuso di potere, inquinamento dell’azione amministrativa che abbiamo anche in Lombardia”, dichiara Eugenio Casalino, consigliere del Movimento 5 Stelle che ha depositato un progetto di legge di “Riforma della disciplina delle nomine pubbliche di competenza regionale”, il pdl 153.
Il progetto di legge del M5S accorpa in un unico testo la legislazione regionale che disciplina le nomine pubbliche nelle società partecipate (LR 25/2009 e LR 32/2008) per favorire la meritocrazia, la trasparenza e la partecipazione diretta della società civile e dei cittadini nell’accesso alle nomine.
In sintesi la proposta prevede l’introduzione dell’estrazione a sorte dei componenti delle commissioni di esame chiamate a selezionare i componenti dei consigli di amministrazione e sorveglianza degli enti e società del sistema regionale. L’obiettivo di questa proposta è rendere totalmente trasparenti e meritocratiche le nomine e le designazioni alle cariche amministrative nel Sistema Regionale attualmente attribuite secondo preponderanti logiche politiche nel rispetto della Costituzione”, spiega Casalino.
