“San Giovanni Bianco è stato dimenticato per anni dalla politica e da chi ha amministrato la sanità. Il clima di sfiducia verso l’ospedale ha portato a una riduzione del numero di pazienti e all’allontanamento volontario degli operatori e dei professionisti. La Regione non ha voluto investire nei presidi di montagna che hanno perso, anno dopo anno, reparti e servizi che un tempo erano considerati di buon livello. Le richieste degli amministratori e degli abitanti del territorio, che hanno ascoltato per anni promesse mai realizzate, sono condivisibili: ci vuole un servizio di pediatria e di anestesista disponibile h24, dobbiamo potenziare il pronto soccorso, la riabilitazione e l’ortopedia. E’ necessaria anche la piattaforma di atterraggio per l’elicottero per le emergenze notturne. Siamo convinti che la riapertura del punto nascite non sia un sogno irrealizzabile, è necessario fare i giusti investimenti e potenziare il “percorso nascita” con servizi pre e post parto come già previsto dal 2014. E se il numero di parti tornerà alla soglia di sicurezza, si potrà chiedere la riapertura del reparto. La prima causa di spopolamento delle valli è la mancanza d’investimenti da parte delle Istituzioni a partire dai servizi sanitari. I cittadini che vivono in montagna meritano rispetto. Mi auguro che la mozione rilanci un presidio che è fondamentale se vogliamo evitare lo spopolamento delle nostre valli.”
Dario Violi, nel corso della discussione del Consiglio regionale sulla mozione per il potenziamento dell’Ospedale di San Giovanni Bianco.
