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Una proposta di legge per azzerare il sistema delle Aler

Di Marco: “Struttura più snella con una direzione chiara e stop agli amici dei politici nel management. Così fermiamo il disastro gestionale e restituiamo ai lombardi il diritto alla casa e agli inquilini alloggi sicuri e dignitosi”.

Il Consigliere regionale del Movimento 5 Stelle della Lombardia Nicola Di Marco ha depositato una proposta di legge di revisione della governance delle ALER, le Aziende lombarde per l’edilizia residenziale.

“Principi, regole e procedure vanno resettati, dobbiamo «azzerALER» tutto”, spiega l’estensore del provvedimento Nicola Di Marco, “Le numerose cronache di questa legislatura e gli inquilini, con le loro segnalazioni ad «Alertiamoci» che ci ha impegnato in decine di sopralluoghi e denunce di edifici che cadono a pezzi e disservizi, ci dicono che le Aler sono ormai allo sbando.

“La presentazione di questo progetto di legge è stata accelerata dopo aver ascoltato in commissione Territorio e Infrastrutture le parole dell’assessore alla Casa, Alessandro Mattinzoli sul Superbonus 110%. Infatti, l’Assessore ha comunicato che i cantieri avviati nelle case popolari “sono pochi”. Ad esempio, su Aler Milano ne sono stati comunicati due.

Dalle audizioni svolte poi con i sindacati inquilini è emerso come sia urgente affrontare il tema dell’emergenza abitativa messa ancora più in crisi dalla crisi sanitaria ed economica in corso e dell’offerta abitativa su cui le Aler e Regione si sono disimpegnate negli anni, senza azioni incisive.

Abbiamo visto, invece, sempre minori investimenti nonché l’impoverimento del patrimonio abitativo pubblico.

Se si vuole mettere seriamente mano al settore delle case popolari serve partire dai vertici e dalla governance ed il nostro progetto si propone di lavorare su quattro direttrici:

– Semplificando il sistema passando da 5 a 1 azienda per l’edilizia pubblica con un solo Presidente e Direttore Generale, nonché con una articolazione territoriale più bilanciata;
– Bloccando l’indegno poltronificio tutt’ora vigente con direttori/presidenti-politici nominati sempre dai politici. Le loro condotte, a spese dei contribuenti, spesso non sono state esemplari;
– Razionalizzando i processi produttivi dell’azienda con minori costi di gestione per amministrazione servizi forniture e lavori;
– Investendo le risorse recuperate (meno spese per vertici e funzioni ridondanti) per affrontare l’emergenza abitativa e migliorare la qualità di vita degli inquilini delle case popolari.

Una Aler al servizio del diritto alla casa è davvero possibile, a partire dalla razionalizzazione dei costi, con appalti unici, e con un ritorno nella cabina di regia di persone capaci e dal curriculum specchiato. Già con la riforma del 2016, grazie a un intervento anche del M5S, sono stati eliminati i Consigli di amministrazione, con notevole riduzione di poltrone.

Ora con l’attuale progetto di legge si rende necessario e urgente un ulteriore snellimento, con il taglio dei presidenti e direttori generali, veri responsabili di un disastro gestionale e della desertificazione dell’edilizia pubblica in Lombardia, insieme alle Giunte di centrodestra che governano la Regione da decenni.

“La nostra proposta è vincente: non solo è a costo zero, ma risparmieremmo ogni legislatura almeno 4 milioni di euro oggi sprecati in costi e costicini poco trasparenti. Sono risorse che possiamo reinvestire su problematiche non più rimandabili come l’emergenza abitativa o la riqualificazione del patrimonio abitativo. La proposta è pronta per il voto, il centrodestra faccia, per una volta, l’interesse dei lombardi tutelando un diritto fondante delle democrazie moderne, l’accesso alla casa”, conclude il Consigliere regionale.

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