La Lega Nord ha chiesto alla Giunta regionale di accelerare i tempi e individuare una data per la Festa della Famiglia Naturale, come previsto in una mozione che il consiglio regionale ha approvato nello scorso mese di luglio.
“L’istituzione di una Festa della Famiglia naturale, come proposta dalla Lega Nord è una strumentalizzazione che si contrappone al riconoscimento di altri tipi di famiglia che oggettivamente esistono nel tessuto sociale attuale e non possono essere ignorate e tantomeno discriminate. La strada che la Regione Lombardia dovrebbe intraprendere è di apertura e integrazione proprio come il patrocinio offerto dalla stessa regione al Gay Pride” così Andrea Fiasconaro sulla richiesta della Lega Nord di fissare una data per la Festa della Famiglia naturale.
“La repressione – aggiunge Iolanda Nanni di M5S Lombardia – la fa chi nega diritti fondamentali della persona garantiti dalla Costituzione Italiana. Consigliamo all’Assessora di rileggersi l’art. 29 e l’art. 2 della Costituzione.
Cos’è la famiglia naturale cui fa riferimento una certa parte di cittadini messi a “sentinella” nient’altro che dei loro pregiudizi ideologici o religiosi, se non un nucleo pre giuridico e sociologico che muta col mutare dei tempi e che nessuna Istituzione può creare o tentare di delegittimare, ma che invece ha il dovere di tutelare in tutte le sue espressioni, che ci piaccia o no. La norma costituzionale in nessun punto fa riferimento al sesso di coloro che validamente costituiscono una famiglia. E non potrebbe essere altrimenti, dato che i padri costituenti avevano bene a mente uno Stato laico e non fondato su pregiudizi d’ordine religioso. Ed è in questo solco che si pone la Costituzione Italiana”.