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No ai defibrillatori nelle scuole di sci: decisione inaccettabile e sbagliata

La Commissione regionale Istruzione, Cultura e sport ha bocciato un emendamento che prevedeva l’installazione di un defibrillatore semiautomatico esterno (DAE) tra i requisiti per l’apertura di scuole di sci, nell’ambito della discussione sulla revisione delle “Norme per la promozione e lo sviluppo delle attività motorie e sportive, dell’impiantistica sportiva e per l’esercizio delle professioni sportive inerenti alla montagna”.

Dario Violi, consigliere regionale del M5S Lombardia, spiega: “E’ una decisione inaccettabile e sbagliata, chiedevamo alle scuole da sci uno sforzo per le nostre montagne perché l’attività sportiva possa essere svolta in totale sicurezza.

Non comprendiamo le obiezioni di Lara Magoni, più i defibrillatori sono diffusi capillarmente, più probabilità ci sono  perché bambini, ragazzi o adulti colpiti da arresto cardiaco improvviso possano essere trattati in tempo utile. Proprio per questo tutte le scuole sportive, comprese quelle di sci, dovrebbero dotarsi del dispositivo salvavita.

Approvare quell’emendamento avrebbe rassicurato i genitori e le famiglie e Regione Lombardia ha perso un’occasione per  la promozione dello sport, della montagna e della tutela della salute degli sportivi”.

 

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